Sommario Diamante A&T
Edizione 100

Anno XXVI - Marzo 2020

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dell'edizione n°100 di Diamante A&T.






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In Copertina: SORMA SPA
Via Don F. Tosatto, 8 - 30174 Venezia-Mestre (VE)

Sorma è un'azienda italiana che opera nella distribuzione di utensili per l'asportazione truciolo rivolti all'industria meccanica e di utensili per il taglio e l'abrasione di pietra, vetro, ceramica, metallo e materiali compositi.
Fondata nel 1950 a Venezia, Sorma ha da sempre puntato sull'innovazione come carta vincente per offrire al mercato prodotti di altissima qualità associati ad un livello di servizio eccellente. Questo modo di operare è il principale motore di sviluppo dell'azienda che attualmente distribuisce i propri prodotti in 57 Paesi e conta sul supporto di 100 dipendenti.

www.sorma.net




Primo Piano

10) Soluzioni polimeriche Belzona

12) 70 candeline per Sorma




Utensili Diamantati

20) Valutazione delle prestazioni di tagliatrici a filo diamantato mediante analisi sperimentali in cave di marmo

di N. Auletta1, S. Bianchini2, M. Cardu1,3, P. Fresia1
1DIATI- Dipartimento di Ingegneria dell'Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture, Politecnico di Torino
2Ingegnere Minerario, Carrara
3IGG-CNR, Torino

Abstract: Grazie all'evoluzione delle tecnologie di taglio, la coltivazione del marmo a Carrara ha registrato un incremento notevole negli ultimi 15 anni, in cui la percentuale del totale estratto storicamente ha superato il 20%.
La produzione annua si aggira su 1.400.000 t e rappresenta l'attività italiana di maggior rilievo nel settore delle rocce ornamentali, mentre la densità di cave nell'area apuana è di 0,33/km2 (7 cave/km2 per il solo comune di Carrara) rispetto alla media nazionale che è di 0,02/km2 (Coli M. et al., 2002). Tali risultati sono stati raggiunti soprattutto grazie alle elevate prestazioni delle tagliatrici a filo diamantato, che hanno consentito di adattare i tagli alle condizioni morfologiche dei versanti di cava e di garantire elevate produttività. Tali macchine sono munite di una puleggia motrice che fornisce il moto di rotazione al filo diamantato; quest'ultimo è formato da un cavetto di acciaio sul quale sono montate le perline diamantate, utensili a piccolissima profondità di passata che provocano l'asportazione del materiale. Il filo ha lunghezza di circa 15-20 m per tagli di riquadratura dei blocchi (tagli sul piazzale) e superiore a 60 m per tagli al monte. Il cavetto è unito per formare un "anello" tramite apposite giunte a pressione. Durante i tagli di coltivazione accade che la trazione sul filo sia tale da portare a sfilamento la giunzione o addirittura a rottura lo stesso filo, con conseguenti proiezioni di perline o spezzoni di filo. In alcuni casi si verifica il "colpo di frusta": a seguito di rottura del filo tra la macchina e il blocco da tagliare, lo spezzone di filo subisce un'ulteriore accelerazione causata dalla rotazione della puleggia motrice che rimane in trazione. Ciò porta, in alcuni casi, al distacco di parte dell'utensile a velocità di circa 600 km/h (Tantussi G., 2008)...
In caso di rottura dell'utensile, quindi, la tensione del filo raggiunge valori tali per cui la giunzione cede per sfilamento(è difficile che sia la fune metallica a giungere a rottura). Ciò che non è chiaro è, invece, di quanti kgf necessita il filo per effettuare il taglio. Ad oggi, non esistono indicazioni attendibili, ma solo "sensazioni" da parte degli operatori ed è questo il motivo per cui è stata effettuata la presente ricerca, partendo da una campagna sperimentale in cava. Sono state effettuate misure su 3 tipologie di macchine, in 3 cave differenti, con amperaggio variabile da 30 a 70 A. I risultati mostrano che un taglio di semplice riquadratura generalmente determina una tensione sul filo di circa 50 kg, mentre il taglio di una bancata al monte richiede circa 115 kg: si tratta di valori ben al di sotto della resistenza a sfilamento di qualunque tipo di giunzione.




Diamante Industriale

40) Metodi di analisi della qualità del diamante sintetico per impieghi industriali

di P. Lubatti
Poligem Srl

Abstract: L'impiego del diamante nel campo dell'industria ha sempre comportato la necessità di una classificazione dello stesso che consentisse di abbinarla ad un determinato impiego, per avere la possibilità di riprodurre sempre gli stessi risultati. A partire dal secolo scorso, la diffusione del diamante per uso industriale si è ampliata in maniera esponenziale, comportando l'utilizzo di quantità sempre maggiori, seppur limitate dalla scarsa disponibilità di cristalli di provenienza mineraria. L'avvento del diamante sintetico ha permesso di superare questa limitazione: a partire dalla fine degli anni '50 si sono prodotte quantità che, già negli anni settanta, erano notevolmente superiori a quelle disponibili da fonti naturali e qualità che hanno permesso un allargamento dei campi di impiego, consentendo lavorazioni di materiali impossibili da lavorare con il diamante naturale macinato quali, ad esempio, i graniti e le quarziti, oltre a molte applicazioni meccaniche. Le crescenti quantità e qualità dei diamanti sintetici impiegati hanno evidenziato la necessità di introdurre dei controlli basati su parametri il più possibile oggettivi e verificabili attraverso metodologie applicabili ad una produzione ed una applicazione massiva, in cui sono richieste ripetibilità e stabilità dei singoli componenti, al fine di garantire una prestazione adeguata e costante. Negli anni si sono sviluppate diverse metodologie per la qualificazione delle polveri di diamante, partendo dai criteri utilizzati per la selezione dei diamanti in pietre: dimensione, forma e purezza.



50) Grane di diamante monocristallino per il settore edile: applicazioni e caratterizzazione

di S. Nailer, S. Moseley, S. Huth, T. Klein
Hilti Corporation, Schaan, Liechtenstein

Abstract: Il diamante sintetico sotto forma di "grana" rimane il materiale preferito per il taglio e il carotaggio di materiali da costruzione, come il calcestruzzo armato. A circa sessant'anni dalla prima sintesi del diamante, i sistemi di taglio con utensili diamantati per applicazioni edili continuano a raggiungere prestazioni sempre più elevate grazie, non solo alle migliori capacità delle attrezzature, ma anche ai progressi nella progettazione e produzione dei segmenti che caratterizzano gli 'inserti' (corone e dischi). Uno degli sviluppi più significativi degli ultimi anni è stata la possibilità di posizionare geometricamente i diamanti in punti specifici del segmento. Questo documento inizia con una panoramica degli ambiti di applicazione delle macchine utensili elettriche e dei loro inserti diamantati nel settore delle costruzioni, ponendo una particolare attenzione alle condizioni operative, al grado di usura delle particelle di diamante e ai comportamenti di frattura. Lo studio prosegue con l'analisi delle principali caratteristiche dei prodotti a grana diamantata per applicazioni edili, fornisce approfondimenti sulle tecniche più appropriate di caratterizzazione in laboratorio e descrive come i risultati debbano essere interpretati per consentire un'ottimale selezione del diamante nella progettazione di segmenti avanzati



Macchine Utensili

66) Premi UCIMU 2019: sono 8 i premiati perla 43esima edizione dell'iniziativa promossa da Fondazione UCIMU e UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE



68) Monitoraggio remoto di macchine utensili interconnesse nelle imprese 4.0

di N. Chiavatti
Università degli Studi di Perugia, Facoltà di Ingegneria Meccanica

Abstract: Al giorno d'oggi le moderne macchine CNC mettono a disposizione sempre più strumenti per permetterne monitoraggio e controllo da remoto. Tali strumenti sono tipicamente sviluppati dai produttori stessi della macchina e spesso consistono in applicazioni integrate al CN che non sono utilizzabili da altri marchi. Inoltre, l'azienda organizza la sua gestione in svariate parti, tra le quali: sicurezza, manutenzione e produzione. Tali parti viaggiano spesso in modo separato e necessitano, quindi, di un sistema in grado di raccoglierne e riunirne le informazioni globali. Il paradigma dell'industria 4.0 ha permesso la possibilità di scambio di dati per la piccola e media impresa, il tutto alimentato dalla capacità che hanno le nuove macchine utensili di trasmettere tali dati attraverso protocolli di comunicazione standardizzati. Il lavoro in questione nasce in collaborazione con l'Università di Perugia e due aziende italiane: Comev e D.Electron, costruttrici, rispettivamente, di macchine utensili e Controlli Numerici. L'obiettivo è quello di far fronte alle necessità emergenti da quanto sopra citato, attraverso lo sviluppo di un sistema di monitoraggio remoto per CNC, realizzato interamente con tecnologie open-source. La piattaforma in oggetto dispone di un'interfaccia Web-based che permette all'operatore di monitorare tutte le informazioni desiderate di ogni macchina. Tali informazioni vengono estratte e trasmesse dal CN con protocollo HTTP. Un Web-service con tecnologia RESTful permette il loro immagazzinamento in un database SQL, dal quale possono essere richiamate e visualizzate in qualsiasi momento. Il sistema è installato e funzionante in un server Windows della Comev e riceve dati da due CNC aziendali in cui è configurato il programma di estrapolazione dati sviluppato da D.Electron. Si è testato il suo funzionamento in modo parziale, ma con risultati positivi, anche su una terza fresa con PLC non sviluppato internamente all'azienda.



News ed Eventi

77) Storia del Global Stone Congress




Decostruzione

84) Niente è impossibile. Un contractor CSDA riesce a completare in anticipo i lavori nell'ambito di un progetto di rinnovamento di una chiusa sul fiume Allegheny