Sommario Diamante A&T
Edizione 118

Anno XXX - Dicembre 2024

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culturali e gli abstract degli articoli tecnici.






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In Copertina: NADECO
Palazzo Marignoli, P.zza di S. Silvestro 8, 00187 Roma (RM)

L'Associazione Nazionale Demolizione ed Economia Circolare per le Costruzioni riunisce le maggiori imprese italiane che operano nella filiera della decostruzione e si propone come punto di riferimento di questo particolare comparto dell'edilizia in costante crescita.

www.nadeco.info




Primo Piano

10) Tolleranze e limiti per la foratura e il taglio a diamante nelle costruzioni

di Valeriano Parizzi
Coordinatore Commissione Taglio, NADECO

Abstract: Nel settore delle costruzioni, la precisione nel taglio e nella foratura del calcestruzzo è fondamentale per garantire la stabilità e la sicurezza delle strutture. L'Associazione Nazionale Demolizione ed Economia Circolare per le Costruzioni (NADECO) ha pubblicato un documento tecnico che definisce le tolleranze e i limiti per le operazioni di taglio e carotaggio con filo diamantato. Questo articolo illustra i punti chiave del documento, fornendo una guida pratica per ingegneri e tecnici del settore. Le tolleranze nel taglio e nella foratura del calcestruzzo sono cruciali per diversi motivi:
1) Stabilità strutturale: il rispetto delle tolleranze garantisce che le strutture in calcestruzzo siano stabili e sicure, evitando cedimenti o deformazioni.
2) Precisione nell'installazione: le tolleranze precise consentono un'installazione accurata di elementi come porte, finestre e impianti tecnici, modifiche strutturali.
3) Efficienza dei lavori: la conoscenza delle tolleranze aiuta a pianificare i lavori in modo efficiente, riducendo tempi e costi, eliminando contestazioni dimensionali.

NADECO, in collaborazione con l'International Association of Concrete Drilling and Saving (IACDS), ha sviluppato uno standard europeo per le tolleranze nel taglio e nella foratura del calcestruzzo. Questo standard, adattato al mercato italiano, fornisce un riferimento chiaro e preciso per i professionisti del settore, a partire dai progettisti sino agli esecutori delle attività....




Utensili Diamantati

23) Studio comparativo tra sinterizzazione FAST e convenzionale di materiali per utensili da taglio

di M.H. Rajaei1, A. Molinari1, I. Agote2, M.Á. Lagos2, D. Ferrari3, M. Dai Pré4
1 Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università di Trento, Trento
2 Tecnalia, Basque Research and Technology Alliance (BRTA), Donostia-San Sebastián, Spagna
3 Dellas Spa, Lugo di Grezzana (VR)
4 Plumake, Grezzana (VR)

Abstract: Questo studio esplora l'efficacia della tecnica di sinterizzazione assistita da campo elettrico (FAST - Field Assisted Sintering Technology) nella produzione di utensili da taglio, utilizzando una miscela di polveri di bronzo 90/10, Co, Fe e W in condizione granulata e non granulata. L'obiettivo è stato quello di valutare e dimostrare l'efficienza della tecnologia FAST, confrontando i risultati con quelli ottenuti utilizzando un approccio di sinterizzazione convenzionale, alle medesime condizioni operative. Per la caratterizzazione dei campioni, è stata utilizzata l'analisi degli spettri XRD mediante il metodo Rietveld, combinata con un'analisi microstrutturale basata su SEM ed EDXS. Lo studio ha rivelato che il processo di sinterizzazione ha influenzato significativamente le caratteristiche microstrutturali. Il processo FAST, noto per il rapido riscaldamento e i brevi tempi di sinterizzazione, ha mantenuto un rapporto costante tra le fasi iniziali, a differenza della sinterizzazione convenzionale, soggetta a reazioni, diffusione e formazione di composti intermetallici. Quest'ultima ha portato alla formazione di forme polimorfiche del cobalto, mostrando anche un'espansione della struttura cristallina rispetto alla polvere di partenza, principalmente dovuta al riarrangiamento degli atomi durante il prolungato processo di sinterizzazione. Inoltre, i campioni FAST hanno mostrato una minore variazione di volume, grazie al breve tempo di sinterizzazione...



35) Lavorazione di leghe Invar-Nb mediante macinazione ad alta energia per una migliore ritenzione del diamante

di C.M. Araujo, Q.M. Laurindo, F.R. de Souza Machado, R.D. Lugon, R.S. Guimarães, M. Filgueira
Laboratorio dei Materiali Avanzati, Università Statale del Nord Fluminense, UENF/CCT/LAMAV, Campos dos Goytacazes, Rio de Janeiro, Brasile

Abstract: Gli utensili diamantati utilizzati per il taglio delle pietre ornamentali sono materiali compositi costituiti da particelle di diamante, inglobate in una matrice legante, normalmente prodotti attraverso la metallurgia delle polveri. Questo articolo si concentra sullo sviluppo di una nuova lega per la matrice legante. A tale scopo, è stato utilizzato un processo di Mechanical Alloying (MA) per produrre una lega Invar (36%Fe-Ni) con varie aggiunte di Nb (5/10/15%). Le prove MA sono state condotte con diversi tempi di macinazione: 1/2,5/5/10 e 20 ore, con un rapporto tra sfere e polvere di 10:1. La morfologia e la dimensione delle polveri sono state studiate mediante microscopia elettronica a scansione (SEM), mentre l'analisi della diffusione è stata effettuata tramite EDS accoppiata al SEM. La diffrazione a raggi X è stata utilizzata per valutare la diffusione e la formazione di una soluzione solida. L'equazione di Scherrer è stata impiegata per determinare la dimensione media dei grani; la micro-deformazione del reticolo è stata calcolata con l'equazione proposta nei lavori di Nekouei e Maia e sono state, inoltre, determinate la distribuzione e la dimensione media delle particelle. I risultati hanno evidenziato che l'aggiunta del 15% in peso di Nb, combinata con un tempo di macinazione di 10 ore, ha portato a una maggiore omogeneità, a una migliore distribuzione e a una riduzione della dimensione media delle particelle favorendo, inoltre, la completa formazione di una soluzione solida...



Perforazione

47) Inserti in diamante policristallino con legante cobalto-renio per una maggiore stabilità termica nel taglio della roccia

di R.W.N. Nilen1, I. Konyashin2, R.S. Balmer1, T. Nicolaides1, B. Ries2, M. Walsh1
1 Element Six (UK) Ltd., Global Innovation Centre, Harwell Campus, Regno Unito
2 Element Six GmbH, Burghaun, Germania

Abstract: L'eccellente resistenza del diamante policristallino (PCD) all'abrasione e all'impatto lo rendono il materiale preferito per alcune applicazioni di taglio della roccia. Ad esempio, una placchetta in PCD, legata a un substrato in WC/Co, forma un inserto adatto per la perforazione di pozzi petroliferi e di gas naturale. Tuttavia, la presenza del legante nel PCD - infiltrato dal substrato durante la sinterizzazione ad alta pressione e alta temperatura (HPHT) - riduce significativamente la durata dell'utensile a causa di meccanismi di degrado termico. La dissoluzione per mezzo di un acido di questo legante dalla superficie di taglio migliora notevolmente la sua stabilità termica; un'altra opzione è quella di utilizzare dei leganti alternativi, più stabili termicamente. In questo lavoro è stato valutato un nuovo legante Co-Re per PCD ad alta stabilità termica. La diffrazione a raggi X ha confermato un ritardo di 200°C nell'inizio della grafitizzazione del nuovo PCD rispetto al PCD con legante Co standard, mentre l'analisi delle cricche al termine del processo ha dimostrato l'idoneità di questo materiale per applicazioni di perforazione ad alta temperatura...



Pietra

58) Attraverso la scultura un percorso ricco di fascino, di creatività e di sé stessi

di Antonella Tiozzo, scultrice

Abstract: La pietra è un materiale che si presenta in numerosissime varietà, così come molteplici sono i paesaggi da cui proviene. Porta in sé la storia geologica del pianeta, una memoria che si trasforma in colore, forma, suono e anche odore quando la si taglia. Ogni regione è caratterizzata dall'utilizzo storico di ciò che la natura offre a livello locale, per cui la pietra delle diverse cave si ritrova ovunque al loro intorno, divenendo parte dell'identità collettiva. Ricordo il mio stupore quando in Galizia vidi dei pali di granito reggere le vigne! Per questo trovo sempre interessante affrontare materiali a me nuovi nel loro ambiente di origine: ciò mi permette di realizzare sculture che si inseriscono nel tessuto urbano senza creare fratture. La scoperta dei materiali lapidei attraverso la scultura è un percorso ricco di fascino: i cristalli di marmo che luccicano, la loro trasparenza superata dall'onice, la sedimentazione dell'ardesia che ricorda le pagine di un libro, infine le infinite sorprese nascoste nei calcari fossiliferi. La loro storia legata all'uomo mi ha portato a conoscerne applicazioni quali i contenitori di pomice per filtrare e mantenere fresca la scarsa acqua piovana nelle isole Canarie, fonte di ispirazione per una "Destiladera del pensiero", entrata a far parte della collezione del Parco della Fondazione Gernot Huber a Tenerife nel 2019...



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