In Copertina: CERATONIA GmbH&Co. KG
Ander Lohwiese 29, 97500 Ebelsbach, Germania

CERATONIA, quality diamond for brilliant tools since 1996.
Da quasi trent'anni, CERATONIA è un partner affidabile nella commercializzazione di diamanti monocristallini, polveri di diamante e soluzioni in cBN (nitruro di boro cubico) di alta qualità. L'ampia gamma di prodotti offerti spazia dalle granulometrie micro, a quelle grossolane per il taglio, alle pietre ed è, quindi, in grado di soddisfare una moltitudine di applicazioni industriali.

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10) CERATONIA, il vostro partner di successo per la fornitura di soluzioni in diamante e cBN

14) Il settore della pietra naturale in trepidante attesa della 29a Marble Izmir

18) Mitopowder, mai smettere di perseguire l'eccellenza e di fare scoperte rivoluzionarie

20) ESSEGI MARMI, una storia di oltre 160 anni, un futuro all'insegna dell'innovazione

24) Marmomac 2024: il business e il networking globale nell'industria della pietra naturale

26) Stone+tec e Tile+tec 2024: le ultime novità del settore a Norimberga

34) Sviluppo di compositi in PcBN a basso contenuto di cBN mediante SPS

Abstract: Il Nitruro di Boro cubico (cBN), abbinato a matrici ceramiche e/o metalliche, è normalmente utilizzato come fase dura nella produzione di inserti in PcBN (Nitruro di Boro cubico Policristallino), ossia di quegli utensili da taglio impiegati nella tornitura e finitura di materiali ferrosi con elevata durezza.
Mentre i PcBN con alto contenuto di cBN (70-90%in volume) sono prodotti solo attraverso il metodo HPHT (High Pressure High Temperature), quelli con basso contenuto di cBN (40- 70% in volume) possono essere consolidati anche mediante Spark Plasma Sintering (SPS), poiché è presente una quantità maggiore di legante. In questo studio, una polvere micrometrica di cBN è stata combinata con TiCN e Ni al fine di produrre dei compositi; quelli con le migliori caratteristiche sono stati selezionati in base alle indicazioni di un diagramma di fase precedentemente calcolato. La tecnica SPS è stata utilizzata per il consolidamento termico di diverse composizioni di PcBN, variando il contenuto di Ni fino al 15% in volume.
Infine, è stata eseguita una caratterizzazione della struttura e della microstruttura dei compositi di PcBN in base alla diversa composizione e alla temperatura massima di sinterizzazione SPS.

46) L'oro della Lapponia: dalle leggende alla realtà industriale

Abstract: Non è tutto oro quello che luccica. Quello vero dove si può trovare e come si riconosce? In primo luogo, è di un colore giallo intenso ed è relativamente morbido, anzi malleabile è un termine che lo descrive meglio. Quando lo si sfrega con un ago, ad esempio, rimane un segno evidente, ma non si crea una polvere fine di colore nero come avviene per i solfuri di colore giallognolo. I sedimenti fluviali, ghiaia e sabbia, talvolta contengono oro. Questi depositi di minerale che si formano per accumulo, chiamati genericamente "placer", sono stati la causa dimolte corse all'oro, comprese quelle che si sono svolte in Lapponia a partire dalla metà dell'Ottocento. L'oro si setaccia facilmente dal terreno e questo metallo, lucido e prezioso, ha confuso le menti e segnato il destino di molti.
È nel sottosuolo, però, che si nascondono i veri tesori. Qui la dimensione dei grani è di solito molto piccola, più piccola di quanto si possa vedere a occhio nudo, e il fatto che spesso siano inclusi in altri minerali li rendono molto difficil da trovare e da estrarre. La miniera d'oro di Kittilä, in Lapponia, è la più grande d'Europa.
Ci vogliono diverse ore per visitare la parte sotterranea, scoprire la geologia e il modo in cui viene estratto il minerale. La dimensione del giacimento è enorme e ogni anno oltre 2 milioni di tonnellate di minerale passano attraverso le linee di estrazione e di lavorazione. Le aree selvagge della Lapponia, ancora più a nord del circolo polare artico, affascinano ancora oggi, ma hanno rappresentato una sfida per i cacciatori d'oro del passato. Da allora, grazie all'oro, si sono sviluppate molte cose in Lapponia, dalle leggende all'industria.

62) Fabbricazione a fusione di filamento di leghe non ferrose

Abstract: Tra le tecnologie basate sulla sinterizzazione, la Fabbricazione a Fusione di Filamento (FFF) si sta dimostrando un approccio per la stampa 3D a basso investimento di capitale e adatto a serie di piccole dimensioni. Ben affermata nell'ambito delle materie plastiche, questa tecnica può essere estesa anche ai metalli, utilizzando dei filamenti compositi con un contenuto di metallo pari a circa il 60% del volume. La grande quantità di legante, necessaria per la miscelazione e l'estrusione dei filamenti, provoca delle criticità nel processo di deceratura. Ciò è particolarmente vero con materiali reattivi come l'alluminio, ma anche quando si punta ad ottenere un'alta conduttività elettrica nel rame, che è estremamente sensibile alle impurità residue. Le competenze in materia di polveri metalliche e leganti devono, quindi, essere combinate per consentire a questa tecnologia di essere competitiva nel mercato della stampa 3D. Questo lavoro presenta i risultati ottenuti con entrambe le suddette classi di polveri non ferrose, mettendo in evidenza l'impatto del processo di deceratura e delle caratteristiche della polvere sulle proprietà finali microstrutturali e di sinterizzazione. Viene, inoltre, analizzato l'effetto del trattamento termico.

72) Carotaggio in una miniera di sale... in compagnia degli orsi!